IL FILM AMBIENTATO INTERAMENTE AL TAVOLINO DI UN CAFFE'


Si intitola The Place, un film del 2017 co-scritto e diretto da Paolo Genovese.


Un uomo, in un caffè, ogni giorno. Seduto in un angolo, con gli occhi tristi e stanchi sempre allo stesso tavolino, pronto a esaudire i più grandi desideri di otto visitatori. Questi, in cambio, devono svolgere un compito. Nessun compito tra quelli che l'uomo va ad assegnare è impossibile, ma quasi ognuna delle sue richieste implica di andare contro tutti i principi etici e morali. Come in un gioco ad incastri, le vite di tutti i personaggi si intrecceranno portandoli talvolta ad aiutarsi, talvolta a combattersi. Lo scopo ultimo dell'uomo misterioso rimane, però, ignoto.


La pellicola prende ispirazione dalla serie americana The Booth at the End, ideata da Christopher Kubasik, in cui si racconta di un gruppo di persone disperate che vanno a chiedere aiuto ad un uomo senza nome, senza casa, senza sonno. Lui ha un “potere”, realizzare i desideri di quei poveri uomini che gli stanno davanti, soli, disperati, addolorati, piegati da una vita che non è all’altezza dei loro sogni, ma ad un costo, portare a termine i compiti spietati, malvagi, crudeli, che assegna a loro.

Quindi un uomo, un bar, un tavolino e otto storie differenti che solo all'inizio sembrano non essere connesse tra di loro. La particolarità di questo film è proprio questo, ossia che l'ambientazione non si sposta affatto da quel tavolo.

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